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Categoria: CAD

Il Ministro Bongiorno firma una circolare sui Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) nelle PA

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha adottato due importanti regolamenti. Il primo definisce e disciplina la modalità di scrittura, adozione e pubblicazione delle linee guida che saranno prodotte per dare attuazione al Codice dell’Amministrazione digitale. Una delle principali novità del Correttivo 2017 (D. Lgs. n. 217/2017) è stata proprio quella di sostituire le regole tecniche – da adottare con Decreto del Presidente del consiglio dei ministri – con Linee Guida Agid, da adottarsi previa consultazione pubblica. Il secondo regolamento disciplina l’attività di vigilanza e l’esercizio del potere sanzionatorio dell’Agenzia, previsto dall’art. 32-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale. In particolare, il Regolamento disciplina le funzioni di vigilanza verso i soggetti qualificati o accreditati, iscritti negli elenchi pubblici gestiti da AGID: Prestatori di servizi fiduciari qualificati, gestori di Posta Elettronica Certificata, conservatori di documenti digitali e identity Provider SPID.

Da AGID i regolamenti che disciplinano le sanzioni e l’adozione di linee guida in attuazione del CAD

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha adottato due importanti regolamenti. Il primo definisce e disciplina la modalità di scrittura, adozione e pubblicazione delle linee guida che saranno prodotte per dare attuazione al Codice dell’Amministrazione digitale. Una delle principali novità del Correttivo 2017 (D. Lgs. n. 217/2017) è stata proprio quella di sostituire le regole tecniche – da adottare con Decreto del Presidente del consiglio dei ministri – con Linee Guida Agid, da adottarsi previa consultazione pubblica. Il secondo regolamento disciplina l’attività di vigilanza e l’esercizio del potere sanzionatorio dell’Agenzia, previsto dall’art. 32-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale. In particolare, il Regolamento disciplina le funzioni di vigilanza verso i soggetti qualificati o accreditati, iscritti negli elenchi pubblici gestiti da AGID: Prestatori di servizi fiduciari qualificati, gestori di Posta Elettronica Certificata, conservatori di documenti digitali e identity Provider SPID.

In Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del Correttivo CAD, in vigore dal 27 gennaio

Il 2018 della PA digitale si apre con una notizia molto significativa: sulla Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 217/2017 (il c.d.  Correttivo al Codice dell’Amministrazione Digitale). Con la pubblicazione del decreto – che entrerà in vigore il 27 gennaio 2018 – si chiude il percorso di riforma avviato con la legge delega del 2015 ed inizia la fase di attuazione da parte delle amministrazioni. Numerosi gli obblighi con cui le amministrazioni devono fare i conti: dal domicilio digitale alla continuità operativa, dai servizi on line alla gestione dei documenti informatici. Ma anche importanti novità come il difensore civico digitale nazionale (istituito presso AgID) e disposizioni per il finanziamento degli investimenti digitali dei Comuni.

Scarica il testo del CAD coordinato e aggiornato con le modifiche del Correttivo 2017.

Ok definitivo del Consiglio dei Ministri al correttivo

Nel tardo pomeriggio dell’11 dicembre è arrivata l’approvazione definitiva del correttivo al CAD da parte del Consiglio dei Ministri.
Il primo ad annunciarlo, con un tweet, è stato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, seguito dal Team per la Trasformazione Digitale che attraverso un post Medium ha spiegato le principali novità del correttivo, in attesa della pubblicazione del testo definitivo.
In attesa della pubblicazione del testo definitivo del decreto (di cui vi daremo comunicazione nei prossimi numeri della newsletter) abbiamo organizzato un webinar per presentare le principali novità del Correttivo CAD 2017.

Il Post Medium del Team per la Trasformazione Digitale

Garante Privacy: il domicilio digitale sia sicuro e tutelato dallo spam

All’interno del percorso verso l’approvazione del decreto correttivo del CAD, dopo i pareri della Commissione Affari Costituzionali, della Conferenza Unificata delle Regioni e del Consiglio di Stato, è arrivato anche quello del Garante Privacy.

No all’accesso indiscriminato ai dati relativi al domicilio digitale dei cittadini, tutele per chi invia segnalazioni al difensore civico digitale, regole più specifiche per l’accesso ai servizi digitali delle PA e per l’utilizzo dei dati anagrafici. Queste sono alcune delle osservazioni che l’Autorità ha espresso in merito allo schema di decreto correttivo del CAD che sarà approvato in via definitiva nelle prossime settimane.

Il parere del Garante privacy

In dirittura d’arrivo il decreto correttivo 2017

Prosegue l’iter del decreto correttivo del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Dopo il Consiglio di Stato e la Conferenza Unificata, anche il Garante per la protezione dei dati personali e la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto, rispettivamente con pronunce del 26 ottobre e del 9 novembre (con alcune osservazioni e prescrizioni).
Nelle prossime settimane, è quindi attesa l’approvazione definitiva del provvedimento, il cui impianto – nelle sue linee essenziali –  esce confermato da tutti i pareri intervenuti. I lavori preparatori sono dunque una lettura molto interessante per coloro che, nei prossimi mesi, dovranno curare l’adeguamento alle nuove disposizioni normative.

Il parere della Commissione Affari Costituzionali della Camera

Arriva il parere del Consiglio di Stato sul decreto del correttivo

Prosegue l’iter del decreto correttivo del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Dopo la Conferenza Unificata, anche il Consiglio di Stato, il 4 ottobre, ha espresso il proprio parere favorevole sullo schema di decreto approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 8 settembre. Prima dell’]Per raccogliere contributi e proposte in vista del parere, il relatore della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha avviato un percorso di consultazione con i portatori di interessi e la società civile che sarà aperto fino al 4 novembre e al quale tutti possono partecipare.

Il parere del Consiglio di Stato